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Le prossime mosse dell’OPEC+

by Giacomo Calef

Le prossime mosse dell’OPEC+

Il 30 novembre si riuniranno i membri del maggiore cartello petrolifero esistente, l’OPEC+. Il tema di discussione sarà certamente il recente calo delle quotazioni dei benchmark petroliferi – WTI e Brent – che sono scesi al di sotto dei livelli precedenti al conflitto in Medio Oriente. I trader hanno infatti ormai scontato che le attuali tensioni non avranno un impatto significativo sui prezzi del greggio, causa la scarsità di pozzi e oleodotti passibili di danni nell’area interessata, ma anche per la schiacciante superiorità militare di Israele, fattore, quest’ultimo, che fa preludere ad una pronta rinormalizzazione del conflitto. E fin qui, dal punto di vista economico, ci sarebbe solo da rallegrarsi, perché indicherebbe che l’inflazione non scatterà più al rialzo, quindi un problema in meno per le banche centrali. Tuttavia, il trend discendente nei prezzi del greggio potrebbe presto finire. Come risultato del meeting, è probabile che Arabia Saudita e Russia decidano, congiuntamente, di estendere il proprio taglio volontario alla produzione – attualmente pari a un milione di barili al giorno – prorogandolo almeno fino alla primavera del 2024. D’altra parte ognuno segue i propri interessi e i produttori di petrolio non fanno eccezione, se non fosse che le loro decisioni influenzano le dinamiche economico/commerciali di mezzo mondo. Il Paese Arabo vuole infatti diversificare la propria economia al di fuori dell’oro nero e per farlo ha bisogno dei petroldollari. La Russia, invece, ha necessità di continuare a finanziare l’offensiva in Ucraina.

Grafico: I prezzi dei benchmark WTI e Brent sono scesi molto nell’ultimo mese, Bloomberg L.P.

Un’altra questione è quella geopolitica. L’Arabia Saudita, insieme al Qatar, intende essere il mediatore del mondo arabo, posizione che la spinge ad un’accorta politica di appeasement nei confronti di Israele e, quindi, degli Stati Uniti. Forti venti di guerra provengono invece dall’Iran. Il Paese ribolle di rabbia contro l’Occidente, dopo che la sua economia è crollata sotto la scure delle sanzioni economiche legate all’energia atomica. Poi vi è la Cina, che stringe alleanze per assicurarsi le forniture energetiche necessarie per le sue industrie. Il futuro scenario energetico nel territorio è ancora più instabile se si pensa al prossimo assetto politico nella Striscia di Gaza. Governerà Israele? O forse una masnada di Stati Arabi? Ci saranno nuovi conflitti? Tutte queste variabili creano incertezze che pongono maggiori difficoltà nel risolvere l’eccessiva inflazione e la necessità di dare un boost all’economia globale.

Fonti: Bloomberg, Financial Times.

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 24.11.2023

  1. Panoramica macro
  2. Le prossime mosse dell’OPEC+
  3. Il medtech rimbalza

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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