Investment

La crescita del lusso

by Giacomo Calef

La crescita del lusso

In questo contesto di volatilità, il settore del lusso rimane stabile e in crescita. Sono stati pubblicati i conti trimestrali, mostrando ricavi più alti delle aspettative per le aziende del lusso come Hermès e LVMH. Hermès, con crescita del 23%, ha battuto le previsioni al 13%. LVMH, il conglomerato che possiede Louis Vuitton, Celine, Dior, Moët e altri brand, è cresciuto del 17%. L’ascesa del settore è stata sicuramente supportata dai bilanci positivi, ma era già in corso dall’inizio del 2023. Infatti, l’indice della Borsa francese CaC 40, molto esposto al lusso, è cresciuto del 16,45% dall’inizio dell’anno, rispetto a una crescita del 8,45% dell’indice MSCI World.

La crescita del settore non è sorprendente. Infatti, duranti i periodi di recessione, il lusso ha avuto storicamente performance migliori rispetto al resto del mercato (grafico sopra rappresentato). Può essere considerata un’industria in parte difensiva, poiché le persone ad alto reddito, ovvero il target del lusso, sono meno sensibili alle difficoltà economiche. Ad oggi, i timori di una recessione sono elevati. Le persone di classe media hanno dimezzato la loro spesa sul lusso, mentre quelle con patrimoni più alti l’hanno triplicata. Inoltre, mentre in passato il lusso cresceva in media il doppio del PIL, oggi ha una crescita prevista del 10% contro il 2,8% del PIL globale previsto dal FMI. Data l’inflazione, i rialzi dei tassi d’interesse e l’alta volatilità del mercato, gli investitori cercano titoli di aziende con margini stabili e bilanci solidi, caratteristiche del settore. Inoltre, la domanda per i prodotti del lusso è relativamente inelastica, dando alle aziende la possibilità di alzare i prezzi senza perdere quota di mercato. La crescita dei profitti e il conseguente rialzo dei titoli del lusso è anche causata da un aumento delle vendite in Cina, dopo la riapertura del paese al termine della politica zero-Covid. Per esempio, le vendite di LVMH sono aumentate del 30% su base annua, valore che non include gli acquisti offshore dei residenti cinesi, altrettanto alti. Inoltre, molti investitori scelgono di comprare azioni di aziende europee che hanno una vasta presenza di mercato in Cina. Questi investimenti offrono la possibilità di essere indirettamente esposti al mercato cinese post-riapertura, con più liquidità e meno rischio rispetto a investimenti diretti nel mercato finanziario di Shanghai. Ovviamente, il lusso non sarà immune a un’ipotetica recessione, considerando una difficoltà maggiore nell’aumentare i prezzi visti gli incrementi già attuati nel 2021 e 2022. Ad ogni modo, gli analisti prevedono che il settore possa ancora crescere nel 2023, rendendolo un mercato interessante per gli investitori.

Fonti: McKinsey, Forbes, NS Partners, The Wall Street Journal, The Economist, World Economic Forum, FMI

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 21.04.2023

  1. Panoramica macro
  2. La crescita del lusso
  3. La de-dollarizzazione

 

 

 

 

Disclaimer

Le performance passate non sono in nessun caso indicative per i futuri risultati. Le opinioni, le strategie ed i prodotti finanziari descritti in questo documento possono non essere idonei per tutti gli investitori. I giudizi espressi sono valutazioni correnti relative solamente alla data che appare sul documento. Questo documento non costituisce in alcun modo una offerta o una sollecitazione all’investimento in nessuna giurisdizione in cui tale offerta e/o sollecitazione non sia autorizzata né per nessun individuo per cui sarebbe ritenuta illegale. Qualsiasi riferimento contenuto in questo documento a prodotti finanziari e/o emittenti è puramente a fini illustrativi, ed in nessun caso deve essere interpretato come una raccomandazione di acquisto o vendita di tali prodotti. I riferimenti a fondi di investimento contenuti nel presente documento sono relativi a fondi che possono non essere stati autorizzati dalla Finma e perciò possono non essere distribuibili in o dalla svizzera, ad eccezione di alcune precise categorie di investitori qualificati. Alcune delle entità facenti parte del gruppo NS Partners o i suoi clienti possono detenere una posizione negli strumenti finanziari o con gli emittenti discussi nel presente documento, o ancora agire come advisor per qualsiasi degli emittenti stessi. I riferimenti a mercati, indici, benchmark, cosi come a qualsiasi altra misura relativa alla performance di mercato su uno specifico periodo di riferimento, sono forniti esclusivamente a titolo informativo.  Il contenuto di questo documento è diretto ai soli investitori professionali come definiti ai sensi della direttiva Mifid, quali banche, imprese di investimento, altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali fondi, i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci, soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia; altri investitori istituzionali, agenti di cambio e non è da intendersi per l’uso di investitori al dettaglio. Accettando questi termini e condizioni, l’utilizzatore conferma e comprende che sta agendo come investitore professionale o suo rappresentante e non come investitore al dettaglio. Informazioni aggiuntive disponibili su richiesta

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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