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Un’alternativa per nutrire il mondo

by Giacomo Calef

Un’alternativa per nutrire il mondo

Secondo l’Organizzazione per il Cibo e l’Agricoltura delle Nazioni Unite, in tutto il mondo almeno 735 milioni di persone non hanno abbastanza cibo per sfamarsi. La questione si complica se si pensa che la popolazione mondiale è in continuo aumento a ritmi vertiginosi, mentre si stima che, entro il 2050, le calorie pro-capite necessarie al fabbisogno umano saliranno di circa il 60%. Ecco dunque che gli obiettivi messi in luce dal settore dell’Agritech diventeranno sempre più importanti in un’ottica futura in cui, per riprendere la teoria Malthusiana, la popolazione cresce in progressione geometrica mentre le risorse (alimentari) si attengono a quella aritmetica, determinando una cronica scarsità delle seconde sulla prima. In questo mercato, che si sta espandendo molto soprattutto a livello del Venture Capital, si stanno inserendo anche colossi dalle radici ben più consolidate. Anglo American, società mineraria sudafricana, conosciuta per essere una delle principali produttrici di diamanti tramite la controllata De Beers, ha deciso di puntare ben $9 miliardi per lo sviluppo di una miniera vicino a Whitby, Inghilterra, per l’estrazione della polialite, un fertilizzante che promette di incrementare esponenzialmente la produttività del terreno. La polialite contiene infatti potassio, ma anche calcio, zolfo e magnesio, tutti elementi chimici essenziali per la crescita e la robustezza delle piante, mentre, al contrario dei comuni fertilizzanti, è povera di cloruri, composti che possono ridurre la fertilità del suolo. Il vantaggio principale è quello di avere un generale effetto positivo dato dalla combinazione di più elementi in un unico prodotto. Al contrario, i comuni concimi (azotati, fosfatici o a base di potassio) permettono al terreno di aumentare la resa grazie ai propri macronutrienti, ottenendo un maggiore rendimento per ettaro, ma spesso necessitano di un’azione combinata tra prodotti diversi, incrementando quindi i costi.

Immagine: Il sito di estrazione della polialite vicino a Whitby, Inghilterra, Financial Times.

Anglo American riconosce però che la questione non è semplice. Sta puntando su un settore ben consolidato, dominato da aziende come Uralkali, che in alcuni prodotti opera in regime di quasi monopolio. La scommessa potrebbe però rivelarsi vincente. Infatti, secondo alcuni studi, utilizzando la polialite la produttività del terreno aumenterebbe tra il 3 e il 5% in più rispetto ai normali fertilizzanti. Ecco che l’azzardo di Anglo American aprirebbe quindi ad un incremento sostanziale dei ricavi nel giro di pochi anni. Profitti e sostenibilità arriverebbero quindi a coincidere, anche se l’aumento della produttività non deve innescare esternalità negative sulle terre arabili.

Fonti: Bloomberg, Financial Times.

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 01.12.2023

  1. Panoramica macro
  2. Un’alternativa per nutrire il mondo
  3. Quanto possono crescere le Big Tech?

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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