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Il ritardo della politica monetaria restrittiva

by Giacomo Calef

Il ritardo della politica monetaria restrittiva

La FED ha deciso di alzare i tassi di interesse dello 0,25% lo scorso 1° febbraio, incrementando il costo del denaro tra il 4,5 e il 4,75%: siamo ai massimi da settembre 2007. Inoltre, Powell ha affermato che, nonostante l’inflazione abbia rallentato la corsa, resta comunque ancora troppo elevata. In scia anche la Bce ha aumentato i tassi di 50 punti, portando il tasso sui depositi al 2,50%. Nel 2022 abbiamo visto come l’inflazione sia aumentata molto al di sopra dei target (in Usa il caro vita ha raggiunto il picco ad agosto, toccando +9,1%, mentre in Europa ad ottobre, segnando +10.6%) e pertanto le Banche centrali hanno dovuto necessariamente intraprendere una politica monetaria restrittiva, alzando i tassi di interesse ad un ritmo sostenuto per raffreddare la domanda. Tuttavia le politiche monetarie, soprattutto quelle restrittive, non generano gli effetti desiderati in breve tempo. Secondo gli analisti, prima rallenta il settore immobiliare, poi si osserva un calo dei profitti delle imprese ed infine aumenta la disoccupazione. Ciò è dovuto al fatto che i tassi di interesse influiscano innanzitutto sui mutui: i prestiti per l’acquisto di case diventano dunque più costosi e meno accessibili, il che porta ad un rallentamento della domanda di immobili. Nel 2022 l’azionario del settore immobiliare statunitense ha perso circa il -29% (MSCI US Real Estate $). Successivamente l’aumento del costo dei prestiti contrae la capacità di spesa delle famiglie, che decidono di ridurre soprattutto gli acquisti per i beni discrezionali quali automobili, computer, elettrodomestici e abbigliamento. I margini di profitto delle imprese quindi diminuiscono e queste decidono di tagliare i costi riducendo il personale.

Andamento tasso di disoccupazione Usa

Al momento possiamo osservare alcuni primi segnali provenienti dal settore tech, con le big che hanno annunciato complessivamente un taglio di più di 70mila dipendenti, in risposta ai timori di una recessione dell’economia. Dalle ultime trimestrali è emerso infatti che i segmenti di business più ciclici stanno già soffrendo. Ad esempio, dal report di Microsoft emerge come il business legato ai software per PC abbia avuto un impatto significativo sul ribasso dei ricavi. Secondo il CEO Satya Nadella, inoltre, i nuovi investimenti per i progetti futuri sul Cloud potrebbero ritardare e l’azienda sta razionalizzando le spese per quelli in corso. Il fatturato di Alphabet generato dall’advertising, invece, è calato nel 2022 ed ha mancato le stime degli analisti. Tuttavia, nel grafico riportato si nota come negli USA il mercato del lavoro sia ancora forte, con un tasso di disoccupazione rilevato nel mese di gennaio pari al 3,4% e 517 mila nuovi posti di lavoro (contro i 188000 previsti) nei settori non agricoli; tali dati mostrano chiaramente come la politica monetaria restrittiva della FED non abbia ancora generato gli effetti desiderati sull’economia.

Fonti: TradingEconomics, Bloomberg, Blanchard: Macroeconomia, CNBC

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 03.02.2023

  1. Panoramica macro
  2. Il ritardo della politica monetaria restrittiva
  3. Tra difficoltà e nuove opportunità: il settore tecnologico

 

 

 

 

Disclaimer

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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