Investment

Il settore automotive gira a folle

by Giacomo Calef

Il settore automotive gira a folle

Nell’ultimo periodo, i titoli azionari legati al settore automobilistico hanno mostrato una certa volatilità, a causa delle crescenti difficolta del comparto. Il settore in Germania aveva mostrato una ripresa in Settembre, ma è stato un risultato estemporaneo. È probabilmente prematuro considerare risolta la crisi in corso: infatti, se ci soffermiamo alle aziende europee, notiamo come queste siano afflitte dalle medesime difficoltà.  Parliamo di una domanda indebolita, costi di produzione elevati (anche legati ai maggiori costi delle materie prime), le sfide legate alla transizione verso i veicoli elettrici ed una preoccupante competizione che arriva da Cina e Corea. Questo netto rallentamento è riscontrabile nell’andamento dei principali titoli europei del comparto, come Volkswagen, Stellantis, che subiscono una perdita double digit da inizio anno.

Grafico: confronto performance da inizio anno di Stellantis, Toyota e Volkswagen, Bloomberg L.P.

Un’economia europea in rallentamento ed un contesto economico più competitivo, ha spinto le case automobilistiche a rivedere le loro previsioni per il 2024. Stellantis, ad esempio, ha recentemente annunciato una riduzione della produzione e un aumento delle spese per incentivi promozionali, manovre mirate a stimolare le vendite in un mercato sempre più frammentato. Tuttavia, il margine operativo del gruppo è sceso al 5,5%-7% per l’anno in corso, ben al di sotto delle precedenti previsioni che si attestavano su una percentuale a due cifre. L’Unione Europea , per far fronte a quello che definisce un “vantaggio produttivo” delle aziende automobilistiche cinesi, sta pensando di imporre dei dazi fino al 45% sulle auto elettriche prodotte in Cina. Questa misura, applicata per i prossimi cinque anni, mira a proteggere i produttori europei dalla concorrenza dei veicoli cinesi sovvenzionati, nonostante le preoccupazioni per possibili rappresaglie commerciali da parte di Pechino. In conclusione, non è affatto scontato che i settori ciclici, come quello automotive, possano performare positivamente in un contesto di riduzione dei tassi di interesse. Un fattore chiave che penalizza l’industria automobilistica europea è il differenziale di costi di produzione, che si attesta a circa il 30% in più rispetto alla Cina. Questo divario competitivo è ulteriormente aggravato dal predominio cinese sia nella produzione di veicoli elettrici, sia nel controllo delle materie prime essenziali per le batterie, come litio e cobalto. Di fronte a questa situazione, è cruciale che l’Europa implementi politiche fiscali comuni e coordinate per rafforzare la propria autonomia produttiva nel settore delle auto elettriche. Probabilmente ci troviamo di fronte all’inizio di una nuova stagione di consolidamento, con fusioni tra grandi player del settore, o con la firma di nuove partnership, tutte operazioni volte ad aumentare l’innovazione e a creare sinergie al fine di incrementare nuovamente la redditività.

Fonti: Bloomberg, Reuters

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale

  1. Panoramica mercati
  2. Il settore automotive gira a folle
  3. Mercato resiliente contro il conflitto in medio oriente

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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