Il punto sui mercati
Negli ultimi mesi, i mercati finanziari globali hanno mostrato una volatilità significativa, influenzati dalle mutevoli aspettative sulle politiche monetarie della BCE e da altri eventi macroeconomici rilevanti. La Banca Centrale Europea, infatti, ha annunciato un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base, portando il tasso sui depositi al 3,75%. Questo potrebbe rappresentare l’inizio di un percorso di politica monetaria meno restrittiva da parte della BCE, che avrebbe diverse implicazioni sul mercato obbligazionario. In primo luogo, ci si aspetta un aumento dei prezzi delle obbligazioni esistenti, poiché diventerebbero più attraenti rispetto alle nuove emissioni, che potrebbero subire una diminuzione dei rendimenti. Tuttavia, dopo l’annuncio della BCE, abbiamo osservato un leggero rialzo dei rendimenti obbligazionari su tutta la curva delle scadenze, probabilmente sintomo del fatto che ci si aspettava dei tagli più importanti. In particolare, il Treasury americano a 10 anni ha registrato un rialzo di 42 punti base da inizio anno, attestandosi al 4,30%, il Bund tedesco è cresciuto di 53,9 punti base, con un rendimento attuale del 2,56% e il Btp italiano ha registrato una crescita di 20 punti base e attualmente ha un rendimento del 3,88%. Questo indica che, nonostante la fiducia di Christine Lagarde nella discesa dell’inflazione, il processo di normalizzazione della politica monetaria potrebbe essere più lungo del previsto. La BCE si è infine dichiarata forward-looking sui dati economici e pronta a intervenire con ulteriori misure meno restrittive se necessario. Prima dell’annuncio, il mercato prevedeva due ulteriori tagli per quest’anno.
Per quanto riguarda l’azionario globale, poi, lo Stoxx 600 è salito di circa il 9%; Wall Street ha invece raggiunto nuovi record con l’S&P 500 e il Nasdaq, influenzati dalla performance eccezionale di Nvidia, che ha avuto un impatto sostanziale sugli indici e sul sentiment degli investitori. Il titolo ha contribuito circa del 36% alla crescita dell’S&P 500, che è cresciuto di circa il 14% YTD, contro una più modesta crescita dell’S&P 500 Equally Weighted, che è cresciuto soltanto del 6%, a dimostrazione dell’importanza che hanno le posizioni tenute in Mega Tech da parte dell’indice principale. Le commodities hanno mostrato movimenti misti. Il prezzo del petrolio si aggira intorno agli $81 al barile, mentre l’oro spot si è stabilizzato a circa $2314 l’oncia. Sul fronte valutario, l’euro ha raggiunto $1,0892. In conclusione, Il mercato rimane dinamico, con la straordinaria performance di Nvidia che guida i guadagni azionari e le politiche delle banche centrali che influenzano i mercati. Noi siamo dell’opinione che sia necessario mantenere delle posizioni diversificate, per evitare che eventuali crolli delle grandi aziende, su cui si basano massicciamente gli indici più importanti, possano pregiudicare i nostri portafogli, oltre che monitorare i potenziali impatti delle prossime azioni delle banche centrali e degli sviluppi geopolitici.
Fonti: Bloomberg, Financial Times, Reuters, NS Partners.
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 7.06
- Panoramica mercati
- Il punto sui mercati
- Impatto delle elezioni sui mercati
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