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Crisi Evergrande: rischio sistemico?

by Giacomo Calef

Crisi Evergrande: rischio sistemico?

La notizia che Evergrande, uno dei maggiori costruttori immobiliari cinesi, ha fatto richiesta negli Stati Uniti per la protezione del Chapter 15, un capitolo della legge fallimentare statunitense relativo alle aziende non americane, ha intimorito non poco gli investitori. La società era però già sotto osservazione visto che aveva fatto default nel dicembre 2021 quando non riuscì ad onorare i suoi debiti denominati in dollari. Da quel momento, Evergrande ha avviato una lunga e complessa operazione di ristrutturazione delle passività sebbene le problematiche continuino a rimanere spinose per tutto il settore immobiliare cinese. Infatti, altri costruttori del Paese restano in grosse difficoltà e ritardano a pagare gli interessi maturati sui debiti. Tra questi, Country Garden, un altro gigante del comparto, ha già saltato due tranche di pagamenti, sebbene abbia tempo per saldarli fino a settembre. Il debito di quest’ultimo ammonta a ben 1,4 trilioni di yuan ($191,7 miliardi) ma è inferiore a quello di Evergrande, che rimane il più indebitato al mondo con $330 miliardi, di cui circa $19 miliardi denominati in valuta estera. Anche le notizie sui mancati pagamenti di Zhongrong International Trust, legati ad alcuni prodotti di investimento nel settore dello shadow banking, incrementano le preoccupazioni degli investitori.

Nel breve termine le difficoltà del settore immobiliare cinese non accennano a calmierarsi e rischiano di minare le possibilità di ripresa dell’intera economia del Paese, già alle prese con una debole domanda interna e un accenno di deflazione. Alla luce di tutto ciò, gli operatori più pessimisti cominciano a pensare ad un allargamento della crisi su scala globale. Infatti, più della metà delle nuove vendite di abitazioni e immobili commerciali avviene in Cina, mentre il comparto, che contribuisce per circa il 20% al Pil del Paese, ha un valore stimato in $62 trilioni. Inoltre, il rapporto di non-performing loans nelle banche cinesi è schizzato dall’1,9% nel 2020 al 4,4% alla fine del 2022. Il rischio di un “Lehman moment” resta un’ipotesi reale anche se negli ultimi anni molti investitori internazionali hanno ridotto la propria esposizione verso il settore. Le azioni delle società immobiliari cinesi hanno perso circa il 90% del proprio valore mentre i bond off-shore quotano a pochi centesimi di dollaro a causa della ritrosia degli investitori verso il mattone e alla riduzione della liquidità. A seguito delle difficoltà, il governo cinese ha annunciato azioni a sostegno dell’economia del Paese a partire da una riduzione del tasso di interesse a breve termine che lunedì scorso è stato abbassato di 10 punti base fino al 3,45%. La crisi del settore immobiliare lascia credere che la ripresa cinese sarà più lenta di quanto previsto mentre le possibilità di un effetto domino su scala internazionale restano, per il momento, remote.

 

Fonti: NS Partners, Reuters, Bloomberg (grafico), Moody’s

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 25.08.2023

  1. Panoramica macro
  2. Crisi Evergrande: rischio sistemico?
  3. L’OPEC+ spinge il petrolio, quali prospettive per l’inflazione

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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