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Vision 2030: il Piano per diversificare l’Arabia Saudita

by Giacomo Calef

Vision 2030: il Piano per diversificare l’Arabia Saudita

L’Arabia Saudita sta vivendo una trasformazione epocale, mirata a diversificare l’economia e ridurre la dipendenza dai ricavi petroliferi attraverso riforme strutturali e una modernizzazione del tessuto economico. Questo ambizioso processo, noto come Vision 2030, lanciato nel 2016, si propone di rilanciare l’economia saudita investendo in settori non legati al petrolio, attrarre capitali esteri e rendere il paese un hub economico globale. Recentemente, il ministro degli investimenti saudita, ha confermato i progressi del piano durante il Future Investment Initiative (FII) a Riyad – evento che ospita figure di spicco come David Solomon (Goldman Sachs), Jane Fraser (Citigroup) e Larry Fink (BlackRock) -, evidenziando come l’economia non petrolifera abbia registrato una crescita costante del 4-5% dal 2017, rafforzando la fiducia degli investitori nel successo della diversificazione. Per accelerare questo processo, il governo ha varato la Strategia Nazionale per gli Investimenti (NIS), con l’obiettivo di attirare oltre 3,2 trilioni di dollari in investimenti entro il 2030, che si basa su quattro pilastri strategici: lo sviluppo di nuove opportunità di investimento, la diversificazione della base di investitori, la rimozione delle barriere finanziarie e la creazione di un ambiente favorevole agli investimenti. In quest’ottica, sono state istituite le Zone Economiche Speciali (ZES), con l’obiettivo di sviluppare settori strategici come il Cloud Computing e il MedTech. Queste zone mirano ad attirare know-how e capitale estero, incentivando i Paesi esteri a investire nel Regno attraverso l’offerta di agevolazioni fiscali e logistiche e di un ambiente favorevole all’innovazione. Ad oggi, 540 aziende globali hanno già stabilito la loro sede regionale in Arabia Saudita, superando l’obiettivo iniziale di 500 entro il 2030, tra cui anche Amazon Web Services, che ha investito oltre $5,3 miliardi per sviluppare data center nel Regno. Un altro obiettivo chiave di Vision 2030 è rafforzare il ruolo delle Piccole e Medie Imprese (PMI) e del settore privato. Entro il 2030, il governo si è prefissato di aumentare il contributo delle PMI al Pil al 35% e quello del settore privato al 65%. Il risultato ottenuto in termini di diversificazione del Pil mostra una costante crescita delle attività non legate al petrolio, mentre le attività petrolifere restano negative a causa dell’incessante conflitto che affligge il Medio Oriente.

Grafico: andamento del contributo al Pil dal 2023 al Q2 2024, General Authority for Statistics.

In questo contesto, si delineano opportunità strategiche per chi cerca di ampliare il proprio portafoglio in modo diversificato, sfruttando un mercato che combini ambizioni di crescita con un’apertura agli investimenti internazionali. È fondamentale, quindi, per gli investitori comprendere quali settori attraggano capitali e innovazione in paesi come l’Arabia Saudita, poiché queste dinamiche hanno un impatto significativo anche sulle economie europee e sugli sbocchi commerciali delle nostre aziende.

Fonti: Invest Saudi, General Authority for Statistics Saudi Arabia.

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 31.10

  1. Panoramica mercati
  2. Vision 2030: il Piano per diversificare l’Arabia Saudita
  3. Big Tech al banco di prova

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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