Investment

L’insegnamento delle big tech e il focus sui Quality Trend

by Giacomo Calef

L’insegnamento delle big tech e il focus sui Quality Trend

In un mercato dove le aziende non conteranno più sull’accomodamento monetario di cui hanno goduto negli ultimi anni, resisterà solo chi produrrà utili in forte crescita. I costi sui finanziamenti avranno un impatto significativo e trasversale sulla redditività delle aziende e gli operatori lo stanno già scontando nei prezzi di borsa. Infatti a Gennaio 2022, con un -5,26%, l’S&P 500 ha segnato la peggiore perdita da Marzo 2020, quando scoppiava la pandemia. E se analizziamo il Nasdaq da inizio anno, che include i titoli tech, vediamo un ribasso a doppia cifra: -11,29%.

Alphabet, Apple, Nasdaq

Tuttavia, alcune profittevoli big tech sono riuscite a contenere le perdite e battere l’indice di riferimento. Vediamone alcune. Alphabet, cede “solo” il -1,22% da inizio 2022 e a 1 anno supera il Nasdaq del +38% circa. Tale differenza è data dagli ottimi risultati di bilancio rispetto ai competitor, con l’utile netto nel 2021 che è salito di oltre il 35%, arrivando a quota $20 miliardi di dollari grazie ai diversi segmenti del digitale. Nel caso di Alphabet, si menziona la potenza di Youtube, su cui molti youtubers fanno livestreaming per vendere i prodotti delle aziende e per dare maggiore visibilità alle stesse. Tale attività di E-Commerce ha ampie prospettive di crescita grazie allo sviluppo della Generazione Z (nati tra il 1997 ed il 2012), composta da un popolo di nativi digitali che spende soprattutto attraverso il proprio smartphone. Secondo uno studio del 2021 condotto negli Stati Uniti, in particolare, emerge che circa il 18% di coloro che appartengono alla Gen Z trascorrono fino circa 5 ore al giorno su Youtube. Un altro esempio potrebbe essere Apple: rispetto alla forte discesa del Nasdaq, il titolo nel 2022 sta perdendo solo circa 2 punti percentuali e a 1 anno supera il Nasdaq del +25% circa. Infatti, con utili record vicini a $34.6 miliardi, i risultati sono stati brillanti, trainati anche in questo caso dai servizi digitali. Essi comprendono iCloud, Apple Music e tutte le commissioni che vengono generate su Apple Store. Dunque, nonostante le forti oscillazioni sui mercati, che potrebbero protrarsi nei prossimi mesi dell’anno, il pieno di profitti di alcuni colossi tecnologici indica come l’impostazione di un portafoglio azionario non può escludere i profittevoli trend digitali. Quest’ultimi, in particolare, noi li definiamo Quality Trends: tra gli altri, abbiamo E-Commerce, Cloud Computing, Cybersecurity, intelligenza artificiale e 5G. E anche se le valutazioni delle aziende che perseguono tali trend sono moderatamente sopra la media, noi crediamo che possano sovraperformare anche in un contesto di normalizzazione della crescita economica.

Fonti: NS Partners, Bloomberg, beresfordresearch.com, martechvibe.com, factset, Ill Sole 24 Ore

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 04.02.2022

  1. Panoramica macro
  2. L’insegnamento delle big tech e il focus sui Quality Trend
  3. Asset allocation: meno obbligazioni, piú strategie attive

 

 

 

 

Disclaimer

Le performance passate non sono in nessun caso indicative per i futuri risultati. Le opinioni, le strategie ed i prodotti finanziari descritti in questo documento possono non essere idonei per tutti gli investitori. I giudizi espressi sono valutazioni correnti relative solamente alla data che appare sul documento. Questo documento non costituisce in alcun modo una offerta o una sollecitazione all’investimento in nessuna giurisdizione in cui tale offerta e/o sollecitazione non sia autorizzata né per nessun individuo per cui sarebbe ritenuta illegale. Qualsiasi riferimento contenuto in questo documento a prodotti finanziari e/o emittenti è puramente a fini illustrativi, ed in nessun caso deve essere interpretato come una raccomandazione di acquisto o vendita di tali prodotti. I riferimenti a fondi di investimento contenuti nel presente documento sono relativi a fondi che possono non essere stati autorizzati dalla Finma e perciò possono non essere distribuibili in o dalla svizzera, ad eccezione di alcune precise categorie di investitori qualificati. Alcune delle entità facenti parte del gruppo NS Partners o i suoi clienti possono detenere una posizione negli strumenti finanziari o con gli emittenti discussi nel presente documento, o ancora agire come advisor per qualsiasi degli emittenti stessi. I riferimenti a mercati, indici, benchmark, cosi come a qualsiasi altra misura relativa alla performance di mercato su uno specifico periodo di riferimento, sono forniti esclusivamente a titolo informativo.  Il contenuto di questo documento è diretto ai soli investitori professionali come definiti ai sensi della direttiva Mifid, quali banche, imprese di investimento, altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali fondi, i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci, soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia; altri investitori istituzionali, agenti di cambio e non è da intendersi per l’uso di investitori al dettaglio. Accettando questi termini e condizioni, l’utilizzatore conferma e comprende che sta agendo come investitore professionale o suo rappresentante e non come investitore al dettaglio. Informazioni aggiuntive disponibili su richiesta

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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