Fertilizzanti: transizione energetica ed AI
ll mercato globale dei fertilizzanti è stato valutato circa 160 miliardi di dollari lo scorso anno e si prevede che crescerà a un tasso del 3,8% su base annua, raggiungendo un valore di 200 miliardi di dollari entro il 2025. Tuttavia negli ultimi mesi tale mercato sta affrontando una serie di sfide, tra cui la scarsità di materie prime necessarie per la produzione dei fertilizzanti e l’innalzamento dei prezzi dei beni energetici. I prezzi dell’ammoniaca, dell’azoto, dei fosfati e del potassio, i componenti dei fertilizzanti chimici, sono aumentati del 30% da inizio anno e ora superano quelli visti durante la crisi del 2008. Inoltre si ricordi che per produrre ammoniaca è necessario il gas, la cui offerta risulta essere decisamente ridotta a causa di una Russia ostile. Ad esempio nel 2022 Yara, uno dei leader mondiali del comparto, ha prodotto il 15% in meno di ammoniaca in Europa rispetto allo scorso anno e ha appena annunciato che ridurrà ulteriormente la propria produzione in Europa. La soluzione all’innalzamento di questi prezzi potrebbe essere l’utilizzo dell’ammoniaca “verde”, derivata dall’elettrolisi dell’idrogeno prodotto da risorse rinnovabili e che condurrebbe anche ad un’energia più pulita; aiutando di fatto la transizione energetica. Di seguito le principali aziende di produzione di fertilizzanti (per capitalizzazione di mercato):
Oggi tale mercato “nutre” circa il 50% della popolazione mondiale, ma a causa di un’agricoltura che sta diventando sempre più efficiente, la domanda di fertilizzanti è in rallentamento. L’agricoltura è infatti chiamata a essere più sostenibile, in grado cioè di ridurre il proprio impatto ambientale, limitando innanzitutto l’impiego di fertilizzanti e pesticidi. Per ottimizzare il loro utilizzo, la tecnologia è di grande aiuto: si fa sempre più strada l’agricoltura di precisione e, in questo senso, l’impiego di tecniche di Intelligenza Artificiale. La già menzionata Yara infatti, sta utilizzando l’intelligenza artificiale per realizzare prodotti per la protezione delle colture, per garantire la biodiversità e per mantenere il suolo sano, catturando il carbonio e riducendo le emissioni di gas serra. L’Intelligenza Artificiale cambierà radicalmente il modo di gestire i terreni e di ottimizzare le produzioni grazie alla sua capacità di adattarsi ai cambiamenti climatici, tenendo in considerazione diversi fattori tra cui il tempo di semina, il meteo e le condizioni del suolo. In conclusione, il mercato dei fertilizzanti, in rapida espansione e con molte opportunità di crescita, potrebbe avvicinarci verso un mondo più sostenibile, grazie anche all’intelligenza artificiale e machine learning.
Fonti: Statista, Bloomberg, Hydrogen.news
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 30.09.2022
- Panoramica macro
- Fertilizzanti: transizione energetica ed AI
- Italia, è il momento di preoccuparsi?
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