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Agricoltura 4.0: Sostenibile e High Tech

by Giacomo Calef

Agricoltura 4.0: Sostenibile e High Tech

Come sappiamo, l’inasprimento del conflitto Russia-Ucraina ha creato non pochi disagi alle economie mondiali. Il mercato delle materie prime, in particolare quello agricolo, è uno dei settori che più ne ha risentito. Da un lato il rialzo dei prezzi dei beni agricoli è stato trainato dall’assenza dell’Ucraina dal mercato in cui da sola contava il 50% dell’olio di girasole, il 10% del grano, il 15% del mais delle esportazioni mondiali; dall’altro è stato complice l’aumento del prezzo dell’energia e, soprattutto, dei pesticidi dove la Russia rappresenta un produttore strategico.

Tuttavia, il particolare contesto storico che stiamo vivendo non potrà far altro che avvicinare il settore verso un’agricoltura 4.0 dove ampio spazio sarà necessariamente dato alle rinnovabili come fonte di energia. Secondo uno studio condotto dal NREL del dipartimento dell’energia degli Stati Uniti, la pratica di combinare l’attività agricola alla produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici, che prende il nome di “Agrivoltaics”, potrebbe portare ad ottime sinergie: efficientamento della produzione del suolo (186%), risparmio idrico (15-30% circa) e, soprattutto, una maggiore resilienza del settore. A fronte di un’attuale capacità installata di 14 GW in tutto il mondo (di cui più di 3000 impianti in Giappone), l’applicazione di questo sistema potrebbe avere una potenziale capacità tecnica di produzione di 1700GW nella sola Germania, che è stata anche sede del progetto pilota nel periodo 2016-2021. Le aziende agricole, inoltre, risultano quelle che risentono maggiormente dell’invecchiamento della popolazione attiva nel settore e del ricambio generazionale. La “deruralizzazione” della società è infatti un fenomeno ormai comune ai paesi sviluppati, iniziato a partire dagli anni ’50 e che, a fronte di una minore manodopera impiegata nei campi, richiederà una sempre maggiore efficienza e produttività. John Deere, che ad oggi rappresenta il più grande produttore a livello mondiale di attrezzatura per l’agricoltura, ha iniziato a produrre macchinari sempre più tecnologici e legati al digitale: le sue attrezzature forniscono una tecnologia in grado di raccogliere dati per massimizzare la resa dei raccolti. Lo scorso gennaio 2022 la società ha presentato il primo trattore che, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, sarà in grado di gestire al meglio i terreni raggiungendo livelli di produttività dei terreni ottimali e riducendo l’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi durante la fase produttiva. Il settore tecnologico legato all’agricoltura è stimato attorno ai 13,7 miliardi di dollari a livello internazionale, ha continuato a crescere anche nel 2020 (+76% rispetto al 2019). Il digitale e il rinnovabile, dunque, si rivela ancora una volta degli ambiti intelligenti in cui investire vista la praticamente infinita vastità di applicazioni possibili oggi, e soprattutto in futuro, che sta facendo realizzare profitti record.

 

 

Fonti: AgroNotizie Sistema Statistico Regione Veneto, infobuildenergia, Agri-PV, corriere, NS Partners, ISTAT

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 20.05.2022

  1. Panoramica macro
  2. Agricoltura 4.0: Sostenibile e High Tech
  3. Healthcare tra invecchiamento della popolazione e innovazione tecnologica

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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