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I conti delle big tech USA

by Giacomo Calef

I conti delle big tech USA

Questa settimana sono stati pubblicati i conti trimestrali delle grandi aziende statunitensi del tech. I leader del settore, tra cui Alphabet, Meta, Amazon e Microsoft, hanno annunciato ricavi in aumento sopra le aspettative. I risultati confermano l’importanza della digitalizzazione come trend che muove i mercati. Il Nasdaq Composite, indice composto per la maggior parte da aziende tech, è salito del 16,90% dall’inizio dell’anno, sovraperformando gli altri indici principali americani.

i conti delle big tech USA performance review

Analizzando i bilanci nel dettaglio, osserviamo la resilienza del settore. Alphabet ha avuto un aumento dei ricavi del 2,6%, arrivando a $68,9 miliardi. L’azienda ha anche annunciato un buy back delle proprie azioni di $70 miliardi, indicando un eccesso di capitale. Anche Microsoft è in crescita, con un +7,2% dei ricavi su base annua. Inoltre, Meta, nonostante le previsioni negative, ha riportato un incremento delle vendite dopo tre trimestri in calo. L’ultima a pubblicare i dati è stata Amazon, crescendo anch’essa sopra le aspettative. I risultati positivi sono in parte attribuibili alla riduzione dei costi, ottenuta grazie alla riduzione del personale. Certi analisti del settore sostengono che abbia prezzi eccessivi, con un rapporto prezzi/utili del Nasdaq al 30,50 rispetto al 19,78 del S&P 500. Tuttavia, il tech contiene vari trend di qualità, in grado di rimanere profittevoli a lungo termine. Per esempio, il cloud computing ha contribuito in modo significativo al successo trimestrale del settore. Con la digitalizzazione delle aziende e l’utilizzo sempre maggiore dei big data, il cloud computing è necessario per lo stoccaggio delle informazioni. Ad ogni modo, la crescita del settore sta rallentando. Di conseguenza, i conglomerati hanno annunciato un rinnovato interesse nell’intelligenza artificiale, con Meta che vi investirà $33 miliardi. L’applicazione dell’AI ai motori di ricerca aumenterà la competizione tra i principali player in questo business. Inoltre, l’intelligenza artificiale può essere applicata ad altri settori. Per esempio, il settore sanitario verrà rivoluzionato dall’AI, utilizzata per analizzare i dati dei pazienti o monitorarli da remoto. Nel lusso potrà permettere shopping personalizzato per migliorare l’esperienza del consumatore e quindi aumentare le vendite. Con i vasti flussi di capitale utilizzati per sviluppare l’AI ulteriormente, il trend ha la potenzialità di trasformare l’economia tramite l’aumento della produttività. Bisogna ricordare che la crescita delle big tech è inferiore agli anni scorsi e che nei bilanci si trovano anche dati negativi, come la diminuzione degli utili di Alphabet, data dai costi inflazionati. Ad ogni modo, considerando il presente contesto macroeconomico, con alti tassi d’interesse e rischi di recessione, i conti mostrano la resilienza del settore, che continua ad offrire opportunità interessanti per gli investitori

 

Fonti: McKinsey, Forbes, NS Partners, The Wall Street Journal, The Economist, World Economic Forum, FMI

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 28.04.2023

  1. Panoramica macro
  2. I conti delle big tech USA
  3. La crisi climatica e i mercati finanziari APAC

 

 

 

 

Disclaimer

Le performance passate non sono in nessun caso indicative per i futuri risultati. Le opinioni, le strategie ed i prodotti finanziari descritti in questo documento possono non essere idonei per tutti gli investitori. I giudizi espressi sono valutazioni correnti relative solamente alla data che appare sul documento. Questo documento non costituisce in alcun modo una offerta o una sollecitazione all’investimento in nessuna giurisdizione in cui tale offerta e/o sollecitazione non sia autorizzata né per nessun individuo per cui sarebbe ritenuta illegale. Qualsiasi riferimento contenuto in questo documento a prodotti finanziari e/o emittenti è puramente a fini illustrativi, ed in nessun caso deve essere interpretato come una raccomandazione di acquisto o vendita di tali prodotti. I riferimenti a fondi di investimento contenuti nel presente documento sono relativi a fondi che possono non essere stati autorizzati dalla Finma e perciò possono non essere distribuibili in o dalla svizzera, ad eccezione di alcune precise categorie di investitori qualificati. Alcune delle entità facenti parte del gruppo NS Partners o i suoi clienti possono detenere una posizione negli strumenti finanziari o con gli emittenti discussi nel presente documento, o ancora agire come advisor per qualsiasi degli emittenti stessi. I riferimenti a mercati, indici, benchmark, cosi come a qualsiasi altra misura relativa alla performance di mercato su uno specifico periodo di riferimento, sono forniti esclusivamente a titolo informativo.  Il contenuto di questo documento è diretto ai soli investitori professionali come definiti ai sensi della direttiva Mifid, quali banche, imprese di investimento, altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali fondi, i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci, soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia; altri investitori istituzionali, agenti di cambio e non è da intendersi per l’uso di investitori al dettaglio. Accettando questi termini e condizioni, l’utilizzatore conferma e comprende che sta agendo come investitore professionale o suo rappresentante e non come investitore al dettaglio. Informazioni aggiuntive disponibili su richiesta

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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