Gli utili trimestrali restano positivi
La scorsa settimana sono iniziate le pubblicazioni dei colossi del mondo bancario che, come di consueto, hanno inaugurato la stagione delle trimestrali americane. A rilasciare i primi risultati sono stati alcuni dei più grandi istituti a livello globale, tra cui JPMorgan Chase, Bank of America, Wells Fargo, Citigroup, Mellon. Il trend generale è stato di una solidità nei ricavi ancora elevata, grazie all’ampio margine di interesse che, nel caso di JPMorgan, è stato ulteriormente incrementato grazie all’acquisizione dell’ormai estinta First Republic Bank. Nonostante ciò, i rispettivi Chief Financial Officers hanno avvertito gli investitori del probabile calo futuro dei ricavi derivanti proprio dal margine di interesse, o NII (Net Interest Income), la differenza tra ciò che la banca incassa dai prestiti e quello che restituisce ai correntisti. Questo è però in linea con le aspettative di mercato, in cui gli operatori si attendono, entro la fine del 2024, tra i 4 e i 6 tagli dei tassi di interesse da parte delle banche centrali, in primis Fed e BCE. Il risultato più insoddisfacente è stato però quello di Citigroup, appesantita da addebiti una tantum che hanno fatto segnare una perdita da $1,8 miliardi nell’ultimo trimestre. La società ha inoltre annunciato tagli al personale per 20.000 unità, in modo da sostenere le azioni che, negli ultimi anni, hanno fortemente sottoperformato quelle dei competitor.
In questi giorni, invece, è stato il turno di nomi caldi come Netflix e Tesla, seguite da J&J, P&G, Visa, GE, ASML e Lockheed, tra le molte. Limitandoci alle prime due, i risultati sono stati nel complesso misti: Netflix ha registrato un boom di abbonati negli ultimi tre mesi del 2023, a 13,1 milioni, l’incremento trimestrale migliore di sempre, mentre Tesla ha mancato le previsioni degli analisti (EPS a $0,71 contro $0,74 previsti) con i ricavi che hanno rallentato al massimo in più di tre anni, a $25,17 miliardi. La società ha segnalato inoltre che le vendite “rallenteranno notevolmente” nel 2024, soprattutto a causa della sempre più forte competizione cinese. Alla luce di tutto questo, le aspettative per i titoli growth restano comunque molto ottimiste, non solo per un possibile pivot sui tassi di interesse, ma anche per le prospettive di crescita degli utili.
Fonti: Bloomberg, Financial Times, Reuters.
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 26.01.2024
- Panoramica macro
- Gli utili trimestrali restano positivi
- Taiwan, semiconduttori e IA
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