Germania: tra crisi industriale e incertezza politica
La Germania, pilastro economico dell’Europa, si trova in una fase di profonda incertezza economica e politica. Con la caduta della coalizione guidata da Olaf Scholz e le elezioni anticipate fissate per il 23 febbraio, il Paese affronta una crisi strutturale che rischia di compromettere il suo ruolo di motore economico europeo. Dopo due anni di stagnazione, l’economia tedesca ha registrato una crescita minima dello 0,1% (PIL) nel terzo trimestre del 2024 e le prospettive rimangono negative: si prevede una contrazione per l’intero anno e un recupero non prima del 2025. L’industria, cuore pulsante del modello economico tedesco, è sotto pressione: la produzione industriale è prevista in calo del 3% nel 2024, segnando il terzo anno consecutivo di contrazione. Settori chiave come l’automotive e l’acciaio stanno affrontando gravi difficoltà. Bosch, principale fornitore automobilistico del Paese, ha annunciato il taglio di 5.500 posti di lavoro entro il 2027, mentre ThyssenKrupp ha svalutato la sua divisione siderurgica di un miliardo di euro a causa delle difficoltà nella decarbonizzazione e dell’aumento dei costi energetici. Anche il consumo privato, che rappresenta circa metà del PIL tedesco, sta subendo un duro colpo. L’indicatore del clima di fiducia dei consumatori GfK è sceso a -23,3 punti per dicembre 2024, il livello più basso degli ultimi sette mesi. La dimensione geopolitica aggiunge ulteriori incertezze. Con il ritorno al potere di Donald Trump negli USA, si teme l’introduzione di dazi generalizzati sulle importazioni europee. Settori chiave come l’automotive, la chimica e la meccanica, pilastri delle esportazioni tedesche, potrebbero essere duramente colpiti. Inoltre, gli incentivi fiscali e energetici negli USA continuano ad attrarre investimenti delle imprese tedesche, alimentando il rischio di delocalizzazioni.
Nonostante questo, il DAX, principale indice azionario tedesco, ha raggiunto martedì un nuovo massimo storico superando i 20.000 punti (+19% YTD). Il rally è sostenuto dalle performance di settori chiave come tecnologia, finanza e industria. SAP, leader tecnologico tedesco, ha trainato i guadagni con un incremento del 65% delle sue azioni grazie alla crescita nell’AI. Altri performer come Siemens Energy (+328%) e Rheinmetall AG (+117%) hanno ulteriormente rafforzato l’indice. Il settore finanziario ha beneficiato di tassi di interesse elevati, mentre quello automobilistico ha subito perdite significative, con cali per Volkswagen (-28%) e Porsche AG (-26%) a causa dell’inflazione, della concorrenza cinese e dei costi della transizione energetica. In conclusione, nonostante le sfide economiche e geopolitiche, alcuni settori continuano a mostrare segnali di resilienza, creando opportunità per gli investitori. In un contesto segnato dalla debolezza della crescita interna e dalle incertezze globali, lo stock picking si conferma essenziale. Identificare aziende con un management solido, prospettive di crescita degli utili e capacità di generare valore a lungo termine rappresenta la chiave per navigare i mercati e ottenere una buona remunerazione degli investimenti.
Fonti: Financial Times, The New York Times.
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 06.12.2024
- Panoramica mercati
- Germania: tra crisi industriale e incertezza politica
- BNS vs BCE: inflazione e crescita a confronto
Disclaimer
Le performance passate non sono in nessun caso indicative per i futuri risultati. Le opinioni, le strategie ed i prodotti finanziari descritti in questo documento possono non essere idonei per tutti gli investitori. I giudizi espressi sono valutazioni correnti relative solamente alla data che appare sul documento. Questo documento non costituisce in alcun modo una offerta o una sollecitazione all’investimento in nessuna giurisdizione in cui tale offerta e/o sollecitazione non sia autorizzata né per nessun individuo per cui sarebbe ritenuta illegale. Qualsiasi riferimento contenuto in questo documento a prodotti finanziari e/o emittenti è puramente a fini illustrativi, ed in nessun caso deve essere interpretato come una raccomandazione di acquisto o vendita di tali prodotti. I riferimenti a fondi di investimento contenuti nel presente documento sono relativi a fondi che possono non essere stati autorizzati dalla Finma e perciò possono non essere distribuibili in o dalla svizzera, ad eccezione di alcune precise categorie di investitori qualificati. Alcune delle entità facenti parte del gruppo NS Partners o i suoi clienti possono detenere una posizione negli strumenti finanziari o con gli emittenti discussi nel presente documento, o ancora agire come advisor per qualsiasi degli emittenti stessi. I riferimenti a mercati, indici, benchmark, cosi come a qualsiasi altra misura relativa alla performance di mercato su uno specifico periodo di riferimento, sono forniti esclusivamente a titolo informativo. Il contenuto di questo documento è diretto ai soli investitori professionali come definiti ai sensi della direttiva Mifid, quali banche, imprese di investimento, altri istituti finanziari autorizzati o regolamentati, imprese di assicurazione, organismi di investimento collettivo e società di gestione di tali fondi, i negoziatori per conto proprio di merci e strumenti derivati su merci, soggetti che svolgono esclusivamente la negoziazione per conto proprio su mercati di strumenti finanziari e che aderiscono indirettamente al servizio di liquidazione, nonché al sistema di compensazione e garanzia; altri investitori istituzionali, agenti di cambio e non è da intendersi per l’uso di investitori al dettaglio. Accettando questi termini e condizioni, l’utilizzatore conferma e comprende che sta agendo come investitore professionale o suo rappresentante e non come investitore al dettaglio. Informazioni aggiuntive disponibili su richiesta
© NS Partners Group