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Europa: servono più investimenti e unione

by Giacomo Calef

Europa: servono più investimenti e unione

Negli ultimi anni, l’Europa si è trovata ad affrontare le sfide economiche e geopolitiche più complesse della sua storia recente. Il vecchio modello basato sul gas russo a basso costo e sul libero commercio globale sta rapidamente svanendo, lasciando il continente in una posizione di debolezza rispetto a Stati Uniti e Cina. Dal 2000, il PIL pro capite dell’UE, in termini reali, è inferiore di circa un terzo rispetto a quello degli Stati Uniti, e circa il 70% di questo divario è attribuibile alla minore produttività. A differenza degli USA, che godono di facile accesso a risorse tecnologiche ed energetiche, e della Cina, forte nella manifattura e nel controllo delle risorse, l’Europa affronta una significativa dipendenza da varie materie prime e una carenza di infrastrutture tecnologiche adeguate. Il recente report di Draghi mette in luce problemi che l’Europa conosce da tempo, ma che non si sono voluti risolvere in maniera unitaria. Dal grafico si nota che l’Europa cresce più lentamente degli Stati Uniti del 30% e ciò è dovuto soprattutto alla mancanza di investimenti in digitalizzazione in Europa, che sta trainando le maggiori economie. A ciò contribuiscono anche le crescenti tensioni geopolitiche che stanno inevitabilmente rallentando il commercio globale, che ammonta a quasi il 45% del Pil europeo.

La questione dell’energia in Europa, poi, è cruciale: le aziende europee pagano prezzi dell’energia molto più alti rispetto ai concorrenti americani, una differenza che pesa fortemente sulla competitività. L’ex Premier cerca di offrire delle soluzioni per colmare il gap che separa l’Europa da US e Cina, ponendo l’accento su ingenti investimenti, fino a 800 miliardi di euro l’anno, per sostenere l’innovazione e rafforzare la competitività. Questi investimenti richiedono un impegno politico straordinario e una cooperazione tra i Paesi europei, non facile da realizzare, soprattutto per le resistenze, ad esempio, della Germania, contraria a dover pagare il debito degli altri Paesi europei. Però non dimentichiamoci che in Europa abbiamo già dei player molto importanti e il know-how non ci manca e che si dovrebbe continuare a creare campioni europei nei diversi settori. Un esempio è rappresentato da ASML Holding, un’azienda olandese che riveste un ruolo cruciale nella catena globale di approvvigionamento dei semiconduttori. ASML è l’unica realtà al mondo in grado di produrre macchinari per la litografia estremamente avanzati, indispensabili per la produzione di chip di ultima generazione. Nel settore farmaceutico, spicca Novo Nordisk, recentemente salita alla ribalta per lo sviluppo di farmaci innovativi per il trattamento dell’obesità, consolidando ulteriormente la sua leadership globale nel campo delle malattie metaboliche e del diabete.

Fonti: Bloomberg, Reuters, Commissione Europea.

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale

  1. Panoramica mercati
  2. Europa: servono più investimenti e unione
  3. L’inflazione usa al centro dei riflettori

 

 

 

 

Disclaimer

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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