È arrivato il momento di allungare la duration?
In un contesto economico caratterizzato da alta volatilità e performance altalenanti dei mercati azionari, è necessario ricercare opportunità per diversificare il portafoglio. In particolare, è importante sfruttare la riduzione della correlazione tra azionario e obbligazionario, dovuta ai timori di rallentamento economico, intervenendo sulla duration, che torna ad essere un fattore interessante per la costruzione del portafoglio. Dopo anni in cui le obbligazioni, soprattutto quelle a lunga scadenza, avevano perso parte del loro appeal a causa delle politiche monetarie ultra-accomodanti del Covid, la situazione è finalmente cambiata. L’aumento dei tassi di interesse nel 2022 ha, infatti, creato nuove opportunità per gli investitori nel mercato obbligazionario, soprattutto in vista dell’attuale ciclo di riduzione dei tassi da parte della Fed, che ha finalmente tagliato i tassi di mezzo punto. Da tempo abbiamo in portafoglio un particolare strumento obbligazionario, i perpetual bond, titoli che offrono rendimenti più elevati rispetto ai corporate bond senior, a fronte di un profilo di rischio maggiore, in combinazione con bond convenzionali. Questi strumenti, in cui siamo ancora confident, danno all’emittente la facoltà di rimborsare il capitale in una data prefissata chiamata call date – nell’arco di circa un decennio – e permettono di allungare la duration del portafoglio, offrendo cedole più elevate, caratteristica utile in un contesto di rendimenti in calo.
Analizzando il periodo che va dall’ultima variazione dei tassi da parte della Fed, che coincide con il 26 luglio 2023, possiamo notare un’evidente crescita dell’indice di Bloomberg che raggruppa le performance di alcuni CoCo bond: obbligazioni ibride convertibili che, nel caso l’emittente non dovesse più rispettare determinati criteri di solidità patrimoniale, si trasformerebbero in azioni, a fronte di un maggior rendimento. Riguardo la scelta dell’obbligazione, riteniamo conveniente puntare su obbligazioni investment grade, anche con rating A, emesse da emittenti che promettono il rimborso alla prima data di call e che rispettino determinati criteri. Nella costruzione del nostro portafoglio facciamo molta attenzione alla diverfisicazione settoriale, assumendo posizione su corporate bond, soprattutto del settore utilities e automotive che staccano una cedola del 4-5%, e su obbligazioni finanziarie, con maggior focus sull’assicurativo, che a fronte di un maggior rischio, stacca una cedola di circa il 6%. In un momento in cui la volatilità è elevata e le prospettive economiche sono deboli, questi bond, anche se presentano limiti di investimento alti, garantiscono cedole corpose e, con una gestione diligente, è possibile costruire un portafoglio diversificato.
Fonti: NS Partners, Bloomberg.
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale
- Panoramica mercati
- È arrivato il momento di allungare la duration?
- La manifattura europea soffre
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