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L’energia nucleare è il futuro?

by Giacomo Calef

L’energia nucleare è il futuro?

L’energia nucleare è attualmente uno dei principali temi al centro dei dibattiti politici per favorire la transizione energetica. Grazie al nucleare infatti si potrebbe risolvere, negli anni, il problema di trovare fonti rinnovabili alternative al gas metano, nonché la necessità di rendere i Paesi e l’Unione europea indipendenti energeticamente. L’Unione Europea ad esempio, lo scorso luglio, ha inserito il nucleare nella “tassonomia” green, cioè nella lista degli investimenti che possono essere considerati sostenibili nella fase di transizione all’energia pulita. Ma l’Europa non è la sola a riconoscere l’importanza del settore. Per esempio la Cina, entro il 2060, prevede di aumentare la produzione di energia nucleare del 350% circa. Ciò significa che dovrebbero essere costruiti quasi 200 nuovi reattori.  Anche l’India ha piani aggressivi sul nucleare. La Cina e l’India hanno una popolazione combinata di oltre 2,5 miliardi di persone, il che significa che il potenziale della domanda in quei mercati è molto elevato. Inoltre, secondo l’analisi condotta dalla World Nuclear Association, a causa di una domanda globale di elettricità in continua ascesa, la conseguente domanda di uranio (materia prima fondamentale per la scissione nucleare) dovrebbe aumentare del 27% e l’attuale capacità delle centrali nucleari aumenterà di circa il 16% in tutto il mondo. Nel 2021 i reattori nucleari in tutto il mondo hanno richiesto circa 62500 ton di uranio, nel 2030 si stimano circa 79400 ton di uranio.

Produzione uranio in ton (2015-2030)

Produrre energia dalla fissione nucleare comporta molti benefici. La fissione nucleare, infatti, non produce né CO2 né altri inquinanti atmosferici; inoltre permette di produrre grandi quantità di energia occupando una porzione di suolo relativamente contenuta. Un altro vantaggio consiste nell’utilizzo dell’uranio; quest’ultimo viene estratto in aree del mondo politicamente stabili, come l’Australia e il Canada. Tuttavia, oltre ai benefici, non vanno trascurati anche i difetti dell’energia prodotta dalla fissione nucleare. Infatti, il capitale iniziale richiesto per la realizzazione di un nuovo impianto è molto alto, come è elevato il tempo di costruzione (7 anni circa). Inoltre, vi sono problemi legati anche allo stoccaggio delle scorie radioattive e ai conseguenti possibili disastri ambientali. In conclusione, la transizione energetica dei prossimi anni passa per un dibattito strutturato sul nucleare. Gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e di riduzione di CO2 implicano forti investimenti nelle energie rinnovabili. Lo stesso Bill Gates ha deciso di investire 4 miliardi di dollari in TerraPower, società da lui fondata, per la realizzazione di un nuovo reattore nucleare entro il 2028. A dispetto delle divisioni che questo tema inevitabilmente genera, investire nelle aziende del settore dell’energia nucleare rappresenta dunque un’opzione da valutare con attenzione.

Fonti: World Nuclear Association, CNBC

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 09.12.2022

  1. Panoramica macro
  2. L’energia nucleare è il futuro?
  3. Una crisi immobiliare negli usa?

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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