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La discesa del petrolio degli ultimi mesi

by Giacomo Calef

La discesa del petrolio degli ultimi mesi

Nelle ultime settimane vi è stato un susseguirsi di notizie, come ad esempio il price cap sul prezzo del petrolio russo da 60 dollari, la riapertura dell’economia cinese e gli stoccaggi Usa ai minimi da 40 anni, che avrebbe dovuto creare un differenziale tra domanda e offerta di greggio, con un impatto rialzista sui prezzi petroliferi. Invece nell’ultimo mese i prezzi del petrolio Wti sono scesi da 90 dollari al barile a circa 70 dollari.

Future Petrolio Greggio WTI (dal 16.11 al 15.12)

Il primo motivo che si cela dietro questa discesa dei prezzi è legato all’arrivo di una possibile recessione in molte aree del mondo. Gli indici Pmi manifatturieri infatti, anticipatori di un’espansione o contrazione economica, segnano tutti un valore inferiore al 50 (che significa una contrazione) per le principali economie mondiali, in particolare per Cina ed Europa (rispettivamente secondo e terzo consumatore più grande di greggio). Il secondo motivo riguarda la Cina. Nel principale Paese asiatico un terzo della popolazione sopra i 60 anni non ha ancora ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid. In aggiunta, uno studio ha mostrato che i vaccini cinesi Sinovac e Sinopharm hanno il doppio delle possibilità di far riammalare una persona di Covid-19 con ricadute gravi, rispetto ai vaccini occidentali. Con queste premesse, gli analisti stimano che a seguito dell’allentamento delle politiche zero-Covid e con i festeggiamenti del prossimo Capodanno cinese, i casi di nuovi positivi esploderanno, portando al calo dei consumi di benzina di circa il 10%. La terza motivazione che pesa nell’attuale discesa dei prezzi riguarda la Russia. La sua offerta di petrolio, che vale circa il 10% della produzione mondiale, non sembra essere stata particolarmente indebolita dalle sanzioni. Il Cremlino infatti, riesce ancora ad esportare la maggior parte del greggio in Cina, India e Indonesia. Il fatto che l’offerta continui a funzionare ha spinto di conseguenza i prezzi al ribasso (maggiore l’offerta, minore sarà il prezzo). Nel frattempo, l’Opec+ è pronto ad intraprendere “azioni immediate” per stabilizzare i prezzi del petrolio. Questo vuol dire che il cartello potrebbe riunirsi prima del meeting previsto a giugno 2023 e indire un nuovo taglio alla produzione per far rialzare i prezzi del petrolio.

Fonti: investing.com, Reuters.com, Skytg24

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 16.12.2022

  1. Panoramica macro
  2. La discesa del petrolio degli ultimi mesi
  3. Nel 2022 la correlazione tra azioni e bond diventa positiva

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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