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Cina, una scommessa o terra di opportunità?

by Giacomo Calef

Cina, una scommessa o terra di opportunità?

La Cina, considerata una delle maggiori aree economiche mondiali, ha registrato una crescita del Pil molto più debole rispetto a quella prevista, la cui stima era del 5,5% a inizio anno. La sua riduzione è in larga parte dovuta ai timori per una recessione globale, gli effetti duraturi della pandemia e la politica zero Covid. Le ferree misure di sicurezza hanno infatti, rallentato la crescita e la produzione, facendo salire il tasso di disoccupazione (quella giovanile è oggi stimabile attorno al 20%). Inoltre non bisogna trascurare che il 28% del Pil cinese dipende dal mercato immobiliare; quest’ultimo negli ultimi anni è in forte sofferenza. Infatti a causa dei ritardi nell’esecuzione dei lavori, con gli acquirenti di case che non vogliono più pagare i mutui, i prezzi degli immobili sono crollati del 15% negli ultimi tre anni.

Andamento Pil Cina

Nonostante l’attuale rallentamento economico, la Cina ha registrato lo scorso giugno un surplus commerciale (differenza tra valore delle esportazioni e delle importazioni) pari a 100 miliardi di dollari circa, il valore più elevato di sempre. L’export è infatti salito a 331 miliardi, il 18% in più di giugno 2021. Ad aiutare il boom dell’export sono stati principalmente un aumento della domanda di prodotti elettronici e delle auto (+ 30%). Gli economisti temono, tuttavia, che la Cina possa aver raggiunto la fine di questo periodo di rapida crescita delle esportazioni. Infatti, nonostante i costi di spedizione dei container si siano ridotti, i consumatori americani ed europei, alle prese con economie deboli, stanno riducendo gli acquisti di beni (anche importati), causando quella che potrebbe diventare una contrazione delle esportazioni. Nonostante ciò, un ulteriore aspetto a favore dell’economia cinese da non trascurare, è il fatto che Xi Jinping voglia trasformare il Renminbi in una vera valuta di riserva, proprio come il Dollaro. Per questo, durante la pandemia, la Cina ha preferito contenere lo stimolo monetario piuttosto che inondare di liquidità il mercato, come ha fatto l’occidente. La strategia ha funzionato visto che il peso del renmimbi sulle transazioni internazionali è salito dall’1 per cento del 2018 al 3% circa attuale seppur ben lontano dal 41 per cento del dollaro e dal 37% dell’euro. Gli ultimi due anni sono stati però molto difficili per le società cinesi, in particolare quelle tecnologiche, con l’indice Hang Seng Tech che ha perso il 50% circa dai massimi di Febbraio 2021.

A zavorrare le società sono stati: la regolamentazione sulle azioni tech, il rischio di delisting delle società cinesi dai listini americani e lo scarso stimolo monetario realizzato dalla Banca del Popolo.

Ora sarà fondamentale capire quali saranno i nuovi futuri scenari del Paese, che trapeleranno durante il ventesimo congresso del Partito Comunista cinese, che inizierà domenica 16 ottobre, a Pechino.

Fonti: Statista, ilfattoquotidiano, WallstreetIitalia.

Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.

Nota settimanale 07.10.2022

  1. Panoramica macro
  2. La nuova ascesa del Fixed-Income?
  3. Cina, una scommessa o terra di opportunità?

 

 

 

 

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Antonio Mira
CHIEF FINANCIAL OFFICER, MEMBER OF THE EXECUTIVE COMMITTEE

Antonio Mira joined NS Partners in 2006 as Group Chief Financial Officer. He heads the corporate functions and is involved in coordinating and implementing the decisions of the Executive Committee.
An experienced bank auditor, Antonio started his career in 1995 with Arthur Andersen, where he worked for some 7 years before joining Ernst & Young in 2002 as a Senior Manager.
Antonio is a Swiss chartered accountant and a Business graduate of Lausanne University (HEC).

Sébastien Poiret
DEPUTY HEAD OF WEALTH MANAGEMENT

Sébastien Poiret joined NS Partners in 2008 and manages funds of hedge funds and private client mandates. He also oversees the development of the Group’s offices in Mauritius.

Prior to joining NS Partners, he served as a Trader, Head of Manager research and Portfolio Manager in the USA and Switzerland for a single hedge fund (1998-2004) and for Optimal (2004-2008), Grupo Santander’s fund-of-hedge funds operations.

Sébastien holds a Bachelor’s degree in Corporate Finance from the ESPEME Business School (EDHEC Group) and an MBA in Finance and Economics from the Institute of Business Administration, both in Nice.

Abir Oreibi
BOARD DIRECTOR

Abir Oreibi joined the Board of the NS Partners Group in 2018, where she brings her truly international perspective and rich experience.
Among many other ventures, Abir set up Alibaba.com’s first European office. After living and working in Shanghai, Hong Kong, Bangkok and London, she now lives in Geneva, where she is CEO of Lift Events, an organization that identifies technology trends, their business and social impact through the organization of events and open innovation programs. Issues related to the challenges and opportunities created by new technologies as well as the strategic responses from organizations are at the heart of Lift’s activities.
Abir holds a BA in Political Sciences from the University of Geneva. She is an investor, and member of advisory and innovation boards.

Romain Pidoux, CAIA

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Romain Pidoux joined NS Partners in 2011 and heads the Group’s Risk Management.
He started his financial career in 2005 as Head of Quantitative Analysis for a Swiss Family Office, selecting funds and managing portfolio allocation. In 2008, he switched to the alternative world and joined Peak Partners as hedge funds analyst.
He is a Chartered Alternative Investment Analyst (CAIA) and holds a Master’s degree in international relations from the Graduate Institute of International Studies at Geneva University.

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