Gli spread europei si ampliano
Gli spread high yield del Vecchio Continente – la differenza tra i rendimenti dei bond corporate tripla C o inferiore e il benchmark governativo – si sono allargati al massimo dal 2016, in media di 18 punti base, riflettendo il sentiment di forte incertezza riguardo l’Area Euro. Gli investitori stanno quindi richiedendo una maggiore remunerazione per investire in strumenti obbligazionari ad alto rischio di default, a causa principalmente delle prospettive fosche per quanto riguarda la crescita economica europea, oltre alle mosse di politica monetaria della Banca Centrale Europea. I livelli dei rendimenti hanno quindi superato quelli osservati durante la pandemia, mentre all’inizio del 2023 erano circa al 6,7%. Gli spread restano inoltre molto più elevati rispetto alle controparti americane (rispettivamente al 18% contro il 10% negli Stati Uniti) con il mercato che sconta un’economia molto più solida per il Paese Nordamericano, ipotesi confermate anche dai recenti dati macroeconomici, oltre a minori incertezze di carattere geopolitico ed energetico.
A giustificare il maggiore premio al rischio richiesto dal mercato sono state anche le stime flash degli indici PMI europei di ottobre che mostrano un continuo deterioramento, soprattutto nelle due più grandi economie del continente, Francia e Germania. Tuttavia, anche a livello dell’intera Area Euro la situazione non è migliore, con i valori del comparto manifatturiero che restano ormai in contrazione da più di un anno e ai minimi dal 2013, pandemia esclusa. Questo si riflette quindi in una maggiore avversione al rischio e in una probabilità maggiore di default. Le differenze con gli Stati Uniti sono sostanziali, sebbene quest’anno, Oltreoceano, siano cadute vittima degli elevati tassi di interesse molte più società che in Europa. Ad aggravare la situazione è però anche una ridotta base di investitori ed un mercato più piccolo rispetto a quello da $1,3 trilioni del modello americano. In questo contesto bisogna quindi più che mai privilegiare le emissioni più solide, come quelle Investment Grade a media scadenza.
Fonti: Financial Times, Bloomberg.
Di seguito l’ultima nota settimanale del nostro ufficio di Milano.
Nota settimanale 27.10.2023
- Panoramica macro
- Gli spread europei si ampliano
- A liquidità torna a rendere
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